L’Aerogramma 2000 ricorda il Padre Domenicano Henri
Didon (1840 – 1900) che fu l’autore del motto in lingua latina CITIUS,
ALTIUS, FORTIUS (più veloce, più alto, più forte), che ancora
oggi compare negli stadi ove si gareggia per l’alloro olimpico.
Padre Didon nasce in Francia nel 1840; ed all’età di
diciotto anni entra come novizio dai Padri Domenicani per assumere
quattro anni più tardi i voti sacerdotali.
Educatore e scrittore di talento, Padre Didon lascia
alcune opere di notevole interesse; tuttavia, è soprattutto come oratore
che si rende celebre, effettuando sermoni nelle maggiori Chiese di
Parigi. Spirito libero ed indipendente, affronta tutti gli argomenti che
coinvolgono la società del tempo con un ardore a volte giudicato
eccessivo dai suoi superiori: ciò gli costerà un anno di esilio
in Corsica.
Il suo eloquio caldo ed appassionato, vibrante, volta
a volta dolce e veemente, elevato e familiare, esercita sull’auditorio
un’azione potente, alla quale contribuisce la figura energica di questo
monaco vestito di bianco e nero, il manto dell’Ordine Domenicano.
Nel 1896, ad Atene, si celebrano le prime Olimpiadi
dell’era moderna: è in quella occasione, così importante e fausta per lo
Sport, che il Padre Domenicano crea il motto olimpico che riassume, in
tre parole, il senso stesso dei Giochi e della competizione sportiva: da
allora, centinaia e centinaia di record olimpici sono stati superati e
battuti dagli atleti e dalle atlete di ogni parte del mondo, che nello
spirito di lealtà e correttezza hanno sempre cercato di raggiungere
risultati più veloci, più alti, più forti.