La pratica Bonsai, di origine cinese ma sviluppatasi in Giappone, consiste nel coltivare in vaso, contenendo in dimensioni ridotte, anche alberi come il pino, l'acero o il cipresso, alti fino a 30 metri. In pratica un bonsai è la rappresentazione, o l'idealizzazione, di un albero, e pertanto deve mantenerne gli aspetti di naturalezza, equilibrio, dignità. Per questo in Giappone la tecnica Bonsai è considerata un'arte al pari dello Shodo, la calligrafia, dell'íkebana, la composizione floreale, o dei Suiseki, le pietre artistiche, tutte discipline ispirate alla filosofia Zen. E un bonsaista deve possedere, oltre a una buona conoscenza della botanica e della fisiologia vegetale e alla padronanza delle tecniche specifiche dei Bonsai, anche sensibilità e senso artistico. La passione per queste pratiche è oggi diffusa in tutto il mondo, e da tempo anche sotto il Titano, grazie soprattutto al Bonsai Club San Marino, che dal 1993 organizza corsi sia per principianti che di perfezionamento, e apprezzate mostre, alcune anche in Italia. Dopo gli annulli speciali per le esposizioni dei 1996 e dei 1998, in occasione di Bonsai 99 vi sarà anche un ricordo filatelico, con 4 francobolli illustrati da uno specialista nel disegno di piante e ani- mali e autore di diversi francobolli sammarinesi, Franco Testa. I disegni sono ispirati a bonsai esistenti, che per ragioni di ospitalità sono stati scelti fra opere di artisti italiani partecipanti alla manifestazione sammarinese, tutti realizzati con piante dell'area mediterranea: l'ulivo, la quercia e due varietà di pino. Quasi a dimostrare l'universalità di quest'antica arte giapponese.

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