24/03/98 I Papi e gli Anni Santi (1300-2000), I emissione, emessi in minifogli da 5 francobolli + 5 appendici

 

Bonifacio VIII - (24.3.1998) - Effigie di Bonifacio VIII. Il Pontefice il 22 febbraio 1300 emanò una bolla per la quale ogni cento anni ci doveva essere un Giubileo con la liberazione delle colpe e delle pene. In alto, la scritta Anno Santo 1300 e il nome del Papa. In basso, la scritta Città del Vaticano ed il valore. A destra del francobollo si trova la bandella raffigurante lo stemma del Pontefice. Policromo. 1110
Clemente VI - (24.3.1998) - Effigie di Clemente VI. Il Pontefice che stava ad Avignone decise, nel 1350, di celebrare l'Anno Santo ogni cinquanta anni per consentire ad un maggior numero di fedeli di lucrarlo. In alto, la scritta Anno Santo 1350 e il nome del Papa. In basso, la scritta Città del Vaticano ed il valore. A destra del francobollo si trova la bandella raffigurante lo stemma del Pontefice. Policromo. 1111
Bonifacio IX - (24.3.1998) - Effigie di Bonifacio IX. Il Pontefice stabilì che il Giubileo si celebrasse, a ricordo della vita di Cristo, ogni 33 anni. In alto la scritta Anno Santo 1389 - Anno Santo 1400 e il nome del Papa. In basso, la scritta Città del Vaticano ed il valore. A destra, del francobollo si trova la bandella raffigurante lo stemma del Pontefice. Policromo. 1112
Martino V - (24.3.1998) - Effigie di Martino V. Nel rispetto della prescrizione di Urbano VI, allo scadere dei 33 anni Martino V nel 1423 celebrò il Giubileo. In alto, la scritta Anno Santo 1423 e il nome del Papa. In basso, la scritta Città del Vaticano ed il valore. A destra del francobollo si trova la bandella raffigurante lo stemma del Pontefice. Policromo. 1113
Niccolò V - (24.3.1998) - Effigie di Niccolò V. Il Pontefice nel 1450 celebro' il Giubileo con solennità e grande partecipazione popolare. In alto, la scritta Anno Santo 1450 e il nome del Papa. In basso, la scritta Città del Vaticano ed il valore. A destra del francobollo si trova la bandella raffigurante lo stemma del Pontefice. Policromo. 1114
Sisto IV - (24.3.1998) - Effigie di Sisto IV. Papa Paolo II nel 1470 abbreviò ancora l'intervallo tra i Giubilei, portandolo a 25 anni, cioè il tempo attuale; fu quindi Sisto IV, nel 1475, a celebrare l'Anno Santo. In alto, la scritta Anno Santo 1475 e il nome del Papa. In basso, la scritta Città del Vaticano ed il valore. A destra del francobollo si trova la bandella raffigurante lo stemma del Pontefice. Policromo. 1115
Alessandro VI - (24.3.1998) - Effigie di Alessandro VI. Il Pontefice celebrò il Giubileo del 1500 stabilendo che si aprisse la Porta Santa nelle quattro Basiliche Patriarcali di Roma. In alto, la scritta Anno Santo 1500 e il nome del Papa. In basso, la scritta Città del Vaticano ed il valore. A destra del francobollo si trova la bandella raffigurante lo stemma del Pontefice. Policromo. 1116
Clemente VII - (24.3.1998) - Effigie di Clemente VII. Il Pontefice celebrò il Giubileo in un periodo storico segnato dalle dottrine luterane e funestato da guerre di religione che culminarono con il terribile saccheggio di Roma nel 1527. In alto, la scritta Anno Santo 1525 e il nome del Papa. In basso, la scritta Città del Vaticano ed il valore. A destra del francobollo si trova la bandella raffigurante lo stemma del Pontefice. Policromo. 1117

Clicca sui francobolli per vedere il minifoglio

Serie - I Papi e gli Anni Santi 1300 - 2000 (1° emissione) - 1998

 


 

Tipo: Serie Celebrativa Francobolli
Pontificato: GIOVANNI PAOLO II
Tematiche: Storia, Cultura
Data: 24/03/1998


La Città del Vaticano intende ricordare, attraverso i francobolli, i Papi che, nel corso della storia, hanno celebrato l'Anno Santo. Partendo dal primo Anno Santo del 1300 si giungerà a quello che porterà la Chiesa ed il mondo nel Terzo Millennio.
La sera del primo giorno del 1300 una moltitudine imponente si precipitò nella Basilica di San Pietro con la convinzione di ottenere una indulgenza straordinaria. Si fece appello allora ad un'antica tradizione, secondo la quale l'anno centenario doveva ritenersi anno di perdono universale: Bonifacio VIII il 22 febbraio emanò una bolla per la quale ogni cento anni ci doveva essere un Giubileo Universale con liberazione da colpe e da pene.
Nell'autunno 1342, una delegazione di romani chiese a Clemente VI, che stava ad Avignone, di voler concedere un Giubileo ogni cinquanta anni, per consentire ad un maggior numero di fedeli di lucrarlo; il Papa lo concesse nel 1350, ma non si allontanò da Avignone, come speravano i Romani.
In pieno periodo di scisma e con la speranza di riunire la Chiesa, nel 1389 Urbano VI da Roma stabilì che, a ricordo degli anni della vita di Cristo, il Giubileo si celebrasse ogni 33 anni e lo indisse per l'anno seguente. Morto Urbano VI, fu il successore Bonifacio IX a celebrare quel Giubileo.
Tuttavia anche nel 1400 si determinò un accorrere di pellegrini, e lo stesso Bonifacio IX confermò il perdono anche per quell'anno. Nel rispetto della prescrizione di Urbano VI, allo scadere dei 33 anni Martino V, nel 1423, celebrò il Giubileo.
Nel 1450 fu Niccolò V a celebrare il Giubileo, con solennità e grande partecipazione popolare.
Paolo II nel 1470 abbreviò ancora l'intervallo di tempo fra i Giubilei, portandolo a 25 anni, cioè il tempo attuale; fu quindi Sisto IV a celebrare l'Anno Santo, che ebbe però scarsa eco.
Toccò ad Alessandro VI celebrare il Giubileo dell'anno centenario 1500, e lo preparò con grande cura, prescrivendo quel cerimoniale che ancora si osserva nelle linee generali: stabilì infatti che si aprisse la Porta Santa in tutte e quattro le Basiliche Patriarcali. Fu poi il fiorentino Clemente VII a celebrare l'Anno Santo del 1525, in un periodo storico segnato dalle dottrine luterane, che tanto seguito ebbero nell'Europa settentrionale, e funestato da guerre di religione, che culminarono col terribile saccheggio del 1527, rimasto famoso come il Sacco di Roma.