24/03/98 | I Papi e gli Anni Santi (1300-2000), I emissione, emessi in minifogli da 5 francobolli + 5 appendici |
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Serie - I Papi e gli Anni Santi 1300 - 2000 (1° emissione) - 1998
La sera del primo giorno del 1300 una moltitudine imponente si precipitò nella Basilica di San Pietro con la convinzione di ottenere una indulgenza straordinaria. Si fece appello allora ad un'antica tradizione, secondo la quale l'anno centenario doveva ritenersi anno di perdono universale: Bonifacio VIII il 22 febbraio emanò una bolla per la quale ogni cento anni ci doveva essere un Giubileo Universale con liberazione da colpe e da pene. Nell'autunno 1342, una delegazione di romani chiese a Clemente VI, che stava ad Avignone, di voler concedere un Giubileo ogni cinquanta anni, per consentire ad un maggior numero di fedeli di lucrarlo; il Papa lo concesse nel 1350, ma non si allontanò da Avignone, come speravano i Romani. In pieno periodo di scisma e con la speranza di riunire la Chiesa, nel 1389 Urbano VI da Roma stabilì che, a ricordo degli anni della vita di Cristo, il Giubileo si celebrasse ogni 33 anni e lo indisse per l'anno seguente. Morto Urbano VI, fu il successore Bonifacio IX a celebrare quel Giubileo. Tuttavia anche nel 1400 si determinò un accorrere di pellegrini, e lo stesso Bonifacio IX confermò il perdono anche per quell'anno. Nel rispetto della prescrizione di Urbano VI, allo scadere dei 33 anni Martino V, nel 1423, celebrò il Giubileo. Nel 1450 fu Niccolò V a celebrare il Giubileo, con solennità e grande partecipazione popolare. Paolo II nel 1470 abbreviò ancora l'intervallo di tempo fra i Giubilei, portandolo a 25 anni, cioè il tempo attuale; fu quindi Sisto IV a celebrare l'Anno Santo, che ebbe però scarsa eco. Toccò ad Alessandro VI celebrare il Giubileo dell'anno centenario 1500, e lo preparò con grande cura, prescrivendo quel cerimoniale che ancora si osserva nelle linee generali: stabilì infatti che si aprisse la Porta Santa in tutte e quattro le Basiliche Patriarcali. Fu poi il fiorentino Clemente VII a celebrare l'Anno Santo del 1525, in un periodo storico segnato dalle dottrine luterane, che tanto seguito ebbero nell'Europa settentrionale, e funestato da guerre di religione, che culminarono col terribile saccheggio del 1527, rimasto famoso come il Sacco di Roma. |