09/05/00 Europa. Europa 2000
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Europa 2000
L’emissione del francobollo EUROPA dell’anno 2000 sarà un avvenimento unico nelle storia delle Amministrazioni Postali Europee. Per la prima volta infatti, un solo ed unico disegno sarà utilizzato da tutti i membri di PostEurop che si associano a questa emissione. È stato auspicato che la data di emissione fosse il 9 maggio, a ricordo del 50° Anniversario della Dichiarazione dell’allora Ministro degli Esteri francese Robert Schuman, che fu una delle pietre angolari della fondazione dell’Unione Europea. Alla Dichiarazione si accompagnava l’iniziativa della creazione di un mercato comune carbosiderurgico fra Francia e Germania, estensibile agli altri Paesi Europei più direttamente interessati e politicamente affini. I punti basilari della Dichiarazione di Schuman erano il riferimento alla Federazione Europea, la gradualità dell’azione, la progressiva solidarietà di fatto, la riconciliazione franco-tedesca, la salvaguardia della pace. "La pace mondiale non potrà essere salvaguardata senza sforzi creatori commisurati ai pericoli che la minacciano. Il contributo che un’Europa organizzata e viva può apportare alla civilizzazione è indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche. … l’Europa di non si farà d’un colpo… si farà attraverso realizzazioni concrete creando all’inizio una solidarietà di fatto…."
Sulla base di questa Dichiarazione politica, il 18 maggio 1951 i Rappresentanti dei Governi di Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo firmarono a Parigi il Trattato istitutivo della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), prima esperienza comunitaria europea e seme della futura Unione.
Oggi, a distanza di cinquant’anni, possiamo dire che l’Europa è in cammino, che molto è stato fatto e molto c’è da fare: di qui ad un anno circa, tutti i cittadini dell’Unione Europea avranno un’unica moneta, un passo epocale nel fondamento di un’identità comune. Un’Europa forte, democratica, sicura ed aperta si affaccia al nuovo millennio, un’Europa sulla via di una vera integrazione, sulla via dell’unione: e di ciò, si deve rendere merito soprattutto a tutti coloro che, superando le terribili lacerazioni della guerra, hanno lavorato per un futuro di pace e fratellanza |