Duemila anni fa, nell'umile capanna di Betlemme, veniva alla luce del mondo il Messia.

Il Figlio di Dio, si faceva uomo, e la storia dell'umanità sarebbe cambiata profondamente.

Dalla Vergine Maria, che aveva ascoltato l'Annuncio dell'Angelo ed accettato quella maternità unica e meravigliosa, a Giuseppe, il falegname che per amore di Maria e di Dio diveniva padre terreno e prima guida di Gesù, si compiva il disegna di Dio Misericordioso, che mandava il suo unico Figlio a salvare l'uomo.

L'amore: questo sarà il messaggio di Gesù, il messaggio di salvezza; l'Amore per gli altri più profondo dell'amore per se stessi, è questa la parola di Cristo.

E' Proprio con il Grande Giubileo dell'Anno 2000 che coincide il Bimillenario della nascita di Gesù: si rinnova il miracolo di Cristo che viene sulla terra, della stella cometa che guida i Magi, del messaggio che da duemila anni viene mandato agli uomini di buona volontà.

L'iconografia della Natività, soggetto sul quale si sono cimentati pittori ed artisti di ogni secolo, è ricchissima di esempi; per questo Natale molto particolare, si è scelto un affresco di Giotto, realizzato nella Basilica di San Francesco d'Assisi.

Un omaggio ad un pittore tra i più illustri della storia dell'arte; un omaggio al Poverello d'Assisi, Santo tra i più amati e nobili della Chiesa, inventore egli stesso del Presepio, che riteneva la Natività il momento più alto, dolce e grandioso dell'amore di Dio; un omaggio all'arte alla bellezza, alla gioia.

L'immagine d'insieme dell'affresco è di straordinaria luminosità, densità e dolcezza; nei primi piani di Maria, Giuseppe e Gesù Bambino scorgiamo particolari della pittura giottesca che ci consentono una visione che apre il cuore; una serie pensata e realizzata perché possa infondere a tutti la stessa gioia che commuove sempre di fronte a questo miracolo d'amore che è l'Avvento di Gesù.